Formazione

Luca Crippa nasce a Seregno, nella lombarda Brianza, da una famiglia di artigiani, il 6 aprile 1922. 

All’anagrafe è Luigi, ma forse vezzosamente, oltre a utilizzare lo pseudonimo Luca, diceva di essere nato due anni più tardi, nel 1924.

Frequenta l’ISIA seguendo le lezioni del pittore, designer e decoratore Ugo Zovetti, l’Istituito Superiore d’Arte presso la Villa Reale di Monza.

I suoi maestri saranno Pio Semeghini per la figura disegnata, Ugo Zovetti per la decorazione pittorica, Raffaele De Grada per il disegno di composizione e il famoso artista Marino Marini per la plastica ornamentale.

Si diplomerà nel 1943, e lo stesso anno esordisce con una mostra personale presso la Galleria Borromini di Como.

Si nutre di disegno. Casse di disegni: potrebbe tappezzare una città di disegni.

Si nutre di disegno. Casse di disegni: potrebbe tappezzare una città di disegni.

I suoi disegni sono mossi e agitati quando danno vita a figurazioni grottesco-surrealiste, ma sono altrettanto estatici di fronte al volto di un bambino per coglierlo nel suo angelico stupore e commossi davanti al dolore umano. 

(Guido Le Noci – Como, Galleria  Borromini, ottobre 1943)

Estremo rampollo dell’antica schiatta ormai quasi scomparsa dei “decoratori”, raffinatissimo dialettale, è fra i pochi a possedere, oggi ancora, quel dono misterioso, ineffabile, che è la “mano”: facilità, aerea leggerezza, gioco enigmatico, divertimento a volte ai limiti del macabro, e insieme l’insondabile profondità dell’arte incomprensibile e chiarissima. La totale ambiguità, insomma.

L’opera di Luca Crippa è un grande “diario”, rigoroso e impavido, dove si narrano le quotidiane, comuni vicende di donne alate, minotauri, viventi congegni impossibili, fantomatiche presenze.

(Francesco Saba Sardi, 1972)

foto di Herbert List (1946)

Ricorderò un episodio che risale a circa 34 o 35 anni fa. In quel tempo di guerra e di bombardamento a tappeto, nei locali dell’attuale redazione del “Corriere della provincia” di fronte alla facciata del nostro Duomo era aperta l’unica Galleria d’ arte della città, la Galleria Borromini fondata da Ciliberti e Le Noci. In quel tempo scrissi forse il mio primo articolo, dedicato ad un ragazzo che aveva esposto in una personale dei disegni molto belli. Quel ragazzo era Luca Crippa ed era forse ancora studente all’Istituto d’Arte presso la Villa Reale di a Monza ed era allievo di Raffaele De Grada senior, di Pio Semeghini e di Marino Marini.

I disegni di quel tempo remoto erano considerati una promessa. Luca Crippa l’ha mantenuta. 

(Mario Radice, La Provincia di Como, dicembre 1977)

Luca Crippa

la giovinezza